Nicoletta Morolla insegna a Parigi dove vive dagli anni '90. Si dedica alla fotografia da molto tempo. 
Ha collaborato come ricercatrice iconografica con la casa editrice Hachette.
Nel 1994 il suo portfolio è stato selezionato (per l'Italia) al concorso europeo "Pépinière pour Jeunes Artistes".
Nel 1995 ha effettuato uno stage presso l'Agenzia Magnum di Parigi, dove ha potuto incontrare fotografi come Cartier-Bresson, Koudelka, Abbas e altri e imparare dal loro lavoro.
Nel 1996 ha partecipato al concorso "Moins Trente", evento organizzato dal Centre National de la Photographie, col patrocinio della Galerie de France e dell'Istituto Italiano di Cultura di Parigi.
E' una fotografa di oggetti abbandonati, perduti, marginali o inusuali e di situazioni trascurate. Alla competenza tecnica maturata sin dagli anni '80, aggiunge uno sguardo particolare, capace di scarnificare le cose e di renderle "diverse e estreme", oppure morbide, oltre la durezza della forma primitiva.
Ha come cifra personale, nella fotografia in bianco e nero, una spiccata attitudine ai contrasti violenti e ai chiaroscuri radicali.
Le sue immagini sottolineano una "tensione", un movimento "mentale", la ricerca di qualcosa d'altro.
In livrée à mes livres (2001) ha guardato come la gente legge romanzi a Parigi, cogliendo i diversi momenti di una giornata ordinaria. Non ha realizzato un documentario, ma una visione crudele e delicata, riservata alla lettura, ai suoi oggetti, alle sue posture, ai suoi spazi.
In Al di là della materia (2003), con le fotografie delle sculture di Pierre Bergounioux, ha provato a dare a queste forme metalliche, forte e gentili, una seconda anima, oltre la prima, quella offerta loro da chi le ha plasmate.
In Ris-volti (2003), racconta, attraverso una serie di personaggi visti alla Gay Pride di Parigi, espressioni di vite possibili e parallelele ritrovate a pieno titolo in questo spazio che la città offre.